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martedì 17 giugno 2014

perchè ho paura

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. 
E fui contento perché rubacchiavano. 
Poi vennero a prendere gli ebrei. 
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. 
Poi vennero a prendere gli omosessuali, 
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. 
Poi vennero a prendere i comunisti, 
ed io non dissi niente, perché non ero comunista. 
Un giorno vennero a prendere me, 
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
questo è stato un commento che avevo letto riguardo ad un post che ho trovato ingiusto e che mi ha fatto cancellare come follower da un blog, trovo che sia un commento azzeccatissimo e ci stava benissimo, è di Bertolt Brecht, ma per me sarà sempre di Sandra ex frollini!
Da allora, ogni volta che mi sento poco tollerante me lo ripeto in testa e provo ad esserere un po meno chiusa e meno ottusa, ma ho comunque paura.

Tipo che io ho paura degli zingari, perchè quando ero piccola mi sono trovata la casa svaligiata prorpio in comncomitanza delle giostre al nostro paese.Tutti hanno detto che era il loro modus operandi, io ci ho creduto, ed ora ogni volta che arrivano le giostre io paura di aprire la porta di casa e di ritrovarmi degli sconosciuti dentro.

Detto questo, con me da poco lavora un egiziano musulmano, mai stato un problema per me, a dire il vero non è che ci abbia mai dato peso. Ha avuto una vita difficle, è rimasto orfano a 14 anni, ha fatto scelte sbaglaite ed è finito in galera. Non è un santo nemmeno ora...ma chi sono io per giudicarlo? cosa avrei fatto io nella sua situazione? la verità è che non mi ci sono mai trovata e non potrei dirlo.

N. cerca sempre il contatto, lo vedi che ha bisogno di attenzione e d'affetto, e io che di solito sono di "legno" mi sono sforzata, visto che lo facevano anche le altre, di dargli pacche sulle spalle e i bacini quando andavo via. Ogni tanto portava le brioches per tutti e io gli dicevo di non prendermela visto che già aveva debiti in giro, che io potevo benissimo farne a meno.
Avevo anche parlato con il mio compagno se si poteva attrezzare la stanzetta dei bimbi e cederla a lui per un mese, giusto il tempo che si sistemassero le cose al lavoro...(e il mio compagno aveva accettato).

Poi un giorno si è presentato a dalla moglie del mio capo piangendo dicendo che sono una troia perchè l'ho illuso e lui si è innamorato di me. che le donne se non sono interessate non dovrebbero parlare così agli uomini, che sono una merda perchè accettavo le sue brioches la mattina(che erano i suoi regali).che se eravamo al suo paese mi avrebbe già spaccato la faccia. Che una donna non può mancargli di rispetto, che per la sua religione le donne si devono sottomettere.

Grazie a Dio la moglie del mio capo e il mio capo mi conoscono da una vita, sanno che tipo sono e vedono ogni giorno come mi comporto. Sanno che non avrei mai incoraggiato una persona, perchè io credo nella fedeltà assoluta, che se ho avuto parole di conforto nei suoi confronti era solo per pena e gli hanno detto di non parlare mai più in quei termini di nessuna donna al mondo.

E ora mi fa i dispetti, mi rompe le cose, se ci sono pannelli pesanti da spostare non mi aiuta, se per caso passa una canzone che mi piace alla radio cambia stazione...e questo sarebbe il meno, la mia paura è che mi faccia del male.
Metti che gli gira e fa qualcosa?chi mi garanrisce che questo non esca di testa (anche se per me lo è visto che non nascondo mai che ho un compagnoe dei figli).
Ci ho messo due mesi a scrivere questo post..e ancora la paura e la rabbia non mi sono passate, non voglio passare per razzista, ne tantomeno per intollerante...

4 commenti:

  1. Che brutta situazione! Non credo dipenda dalla religione, di genta strana è pieno il mondo. La cosa positiva è che visto la sua scenata ora tutti sanno e immagino lo tengano d'occhio.

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  2. Concordo con Agnese anche se a volte la differenza di cultura può creare equivoci in base ai comportamenti però se non ti senti tranquilla parlane con qualcuno.

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  3. Oh mamma che angoscia. Certe persone vedono ciò che vogliono vedere, anche se noi certi gesti, certe parole le diciamo, ma senza secondi fini. A volte essere freddi e distanti è un obbligo per non incappare in questi errori. Mi dispiace per te, sinceramente non so cosa farei, forse parlarne con qualcuno di competente pare esagerato, ma visto i tempi che girano e le persone che danno di matto, io un pensierino lo farei.

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  4. ora regna l'indifferenza e mi starebbe anche bene...spero solo che non stia "covando" qualcosa...ai miei non l'ho nemmeno detto ho paura di spaventarli inutilmente...Spero sia il classico "tutto fumo niente arrosto"

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